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“Cavalieri dell’Arcobaleno” di Francesco Lenoci

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Una colta Antologia e la sua grande valenza positiva

Un giorno Noè
prese una colomba

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e la fece volare
sperando che tornasse
da chissà dove
con qualche avvisaglia
di terra liberata dalle acque.

E un giorno tornò,
con un ramo d’ulivo.

Ecco, aggiunge un grande profeta, don Tonino Bello,
noi dovremmo essere
come quelli che
sulla tolda della nave
scrutano l’arrivo della colomba;
che non elevano lamentele
su questo ruzzolare
del mondo verso la catastrofe.

No, non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte alla realtà….

No, non dobbiamo macerarci negli eventi della perversità del mondo.

Il nostro compito di credenti, oggi,
è di salire sulla tolda
per scrutare l’arrivo della colomba,
per scorgere nel firmamento questo allargarsi dell’arcobaleno.

Arcobaleno, i Cavalieri dell’Arcobaleno!

“I Cavalieri dell’Arcobaleno sono saggi, colti, pazienti, rispettosi e ricchi di speranza in un futuro migliore.”  Lo afferma Teresa Gentile, che aggiunge quanto segue.

“Grazie ai Cavalieri dell’Arcobaleno gli abitanti della nostra magica Valle d’Itria manifestano una non comune capacità di progettare e realizzare prestigiosi progetti musicali, letterari, teatrali, artistici e cinematografici oltre che imperniati sui dialetti, sull’agricoltura e i lavori tradizionali, volti a far spiccare le ali alla vera essenza dell’Empatia, della Creatività e dell’Umanità e, quindi, a dare forme tangibili e meravigliose a ogni ideale di Pace e di Bellezza.”

Bellezza…

Mantenendo la promessa fatta il 23 dicembre 2018 presso il Salotto Culturale Palazzo Recupero, allorquando svolsi la relazione “Bellezza e Arte: ora e sempre”, ho fatto di tutto e di più nel 2019 per seminare la bellezza.

L’8 febbraio 2019 ho parlato presso la Camera di Commercio di Taranto di “Creazione e valorizzazione del brand”.

Della “Semina di nuovo spirito imprenditoriale contemporaneo” il 9 febbraio 2019 ho parlato presso l’Auditorium Ex Chiesa del Purgatorio di Laterza agli esponenti del Rotary Club Ginosa e Laterza, Rotary Club Massafra, Rotary Club Grottaglie, Rotary Club Matera e Rotaract Club Matera.

Il 10 febbraio 2019 ho parlato presso la Biblioteca Comunale di Martina Franca di “Modelli di business” in un corso di informazione “Potenziale e talenti dei giovani” organizzato dal Soroptimist Club Martina Franca. Era domenica. Giocava in contemporanea la Juventus. Eppure la Biblioteca era stracolma di ragazzi e adulti desiderosi di apprendere. Evviva.

Della bellezza del dialetto, da sempre punto di forza dell’antologia “Scrigno di Emozioni”, ho parlato insieme al Preside Raffaele Cera il 16 marzo 2019 presso l’auditorium di Unitre Milano, in occasione del convegno “L’identità storica e culturale della Comunità Sammarchese narrata a Milano”.

E’ stato per me motivo di grande gioia intervenire, il 14 aprile 2019, al vernissage della mostra “Città Silenti” di Michele Volpicella, esposta a Matera presso la Fondazione Sassi. Quella relazione è riportata nell’Antologia.

Il 2 agosto 2019, a Martina Franca, presso Il Giardino del Melograno, ho parlato dell’Opera in Masseria realizzata dal Festival della Valle d’Itria. Anche quella bellissima storia di creazione di valore è riportata nell’Antologia.

Il racconto di quanto fatto dal sottoscritto in materia di semina della bellezza nella seconda metà del mese di agosto l’ha “dipinto” alla sua maniera un grande giornalista e grande Amico mio: Franco Presicci. Ripropongo con gioia qui di seguito l’incipit del suo meraviglioso pezzo “Francesco Lenoci e il Grande Vecchio”.

“Il grande vecchio non è un vegliardo dal volto incartapecorito che nei paesi del Sud si sedeva su un muretto o sul basamento di una statua o su una panchina e regalava ai giovani scampoli della sua esperienza. È un ulivo secolare di 3.000 anni, saraceno, dalla sagoma barocca, superba, maestosa, con il tronco aggrovigliato e l’ampia chioma ad ombrello. Troneggia con altri 800 esemplari nell’Antica Masseria Brancati di Ostuni, dove il professor Francesco Lenoci il 26 agosto 2019 ha tenuto una conferenza sul tema “Olio olio olio.”

Ha parlato e dialogato con i presenti, ha fatto loro domande ottenendo risposte corali. Alla masseria  ha  anche recitato il dialogo tra il giornalista Fabrizio Mangoni e una bottiglia di olio evo.

 “Signora bottiglia, se le ricorda le olive?”

Francesco Lenoci
Docente Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano
Patriae Decus di Martina Franca

“Certo, le ricordo bene! Porto ancora nel cuore l’odore della campagna, il sole e il vento che muoveva i rami e ho ben presente mio nonno: l’ulivo forte e rispettato. Non posso dimenticare l’affetto di mia madre: l’oliva. Quante attenzioni per proteggerla, per difenderla fino a settembre, al momento della raccolta. Ricordo le lunghe braccia d’acciaio che scuotono i rami e mani ruvide stranamente delicate. Ho ancora nelle orecchie voci di donne e uomini che sono lì a realizzare speranze…”

“Il dialogo e la passione con cui Lenoci lo ha riproposto risvegliando ricordi di frantoi, centrifughe, profumi, il mondo contadino, le sue sofferenze, le sue fatiche, a volte commuove. Spesso si versa l’olio sulla minestra senza pensare al suo percorso fra la pianta e la tavola.”

A Matera, capitale europea della cultura 2019, ho tenuto presso La Lopa, il 23 giugno, una conferenza sulle bellezze del luogo, sulla sua storia, sui Sassi, sull’attività degli artigiani-artisti. Il tutto ispirato dalla mostra fotografica di Cataldo Albano, che è approdata sempre con me conferenziere al Castello Aragonese di Taranto il 24 agosto, alla Loggia Vecchia della fatal Verona il 25 ottobre e al Collegio Augustinianum di Milano il 19 novembre.

Presso la meravigliosa masseria fortificata San Francesco di Matera, il 30 agosto 2019, in occasione dell’assegnazione del VII Premio “Memory Vincenzo Caramia” a Vincenzo Donatiello, maitre e primo sommelier di Piazza Duomo Alba, ho parlato della bellezza nel mondo dell’alta cucina.

Il 6 settembre 2019, a Cellino San Marco, presso le Tenute Al Bano, ho svolto le laudatio del maestro ceramista Nicola Fasano e di don Carmelo Carrisi. Certo di fare cosa gradita, le ho riportate nell’Antologia.

Martina Franca, Matera, Laterza, Ginosa, Grottaglie, Massafra, Ostuni, Cellino San Marco, San Marco in Lamis ….tutto il Sud…. devono essere costruttori di bellezza, portatori sani di bellezza, per contagiare il mondo.

Occorre educare e educarsi alla bellezza. Perché? Perché solo con l’educazione alla spiritualità e alla bellezza, le nuove generazioni sapranno scoprire i tesori che hanno dentro di sé, e avranno la capacità di scoprire il bello e il bene che è nel mondo che ci circonda.

La più bella esortazione a coltivare la Bellezza è di don Tonino Bello.

La cura della bellezza
non è qualcosa di effimero.

Voi sapete che Dio è la bellezza…
è la bellezza che salverà il mondo.

Coltivate la bellezza del vostro volto,
anche quando avrete ottant’anni.

Coltivate la bellezza del vostro corpo,
la bellezza del vostro vestire,
cioè l’eleganza non fatta
di abiti firmati… non quella…
l’eleganza, la semplicità.

Coltivate la bellezza del vostro sguardo:
non potete immaginare
quanta luce dà a chi è triste;
non potete immaginare
quanta voglia di vivere produce
uno sguardo generoso che voi date
su di una persona che è triste,
su di un passante.

Non c’è ricchezza al mondo,
non c’è denaro che ti ripaghi.

Don Tonino, non mi stancherò mai di ripeterlo, alza l’asticella, ovunque e sempre. Lo fa anche con riguardo alla Bellezza, aggiungendo questa meravigliosa esortazione. 

Coltivate i sogni diurni,

quelli che si fanno all’alba
e che si realizzano.
Non sono Utopie:
sono eutopie.

Non sono il non luogo,

ma sono il buon luogo,

il luogo dove veramente

si sperimenta la felicità.

Tutto ciò premesso,  sottolineo che è un errore non sognare, un errore blu. Se non si sogna, .non si progetta. E se non si progetta, non si realizza. Occorre tornare a sognare, avendo presente ciò che diceva un grande compositore e direttore d’orchestra, Gustav Mahler: “Tradizione non è culto delle ceneri, ma custodia del fuoco”.

Tradizione….tradizioni….io e tanti altri abbiamo avuto il privilegio di leggere quelle, decisamente meravigliose, ricostruite dal preside Michele Pizzigallo, l’altro Patriae Decus della Citta di Martina Franca cui è dedicata l’Antologia.

Nel libro  “Nel segno della Martinesità”, Edizioni Nuove Proposte, 2013, il preside descrive in maniera meravigliosa la sostanza e il carisma della Martinesità di ieri, arrivando ad una conclusione che lascia stupefatti.

Leggo con grande gioia quella conclusione, ben sapendo che domani è l’8 marzo.

“A Martina Franca, la donna, oltreché sposa e madre, oltreché maestra di vita e di ideali, borghese o popolare che fosse, era una lavoratrice.

Una lavoratrice solerte e instancabile, dotata di spirito di sacrificio che andava oltre l’umana misura di sopportazione.

Si stenta a credere che in tempi in cui la civiltà era senza le comodità di oggi (senza acqua corrente, senza luce elettrica, senza gas, senza internet) la donna, abbia avuto il tempo e la forza d’animo   di realizzare precise vocazioni artigianali, quali la tessitura, la pittura, il ricamo, la musica e la danza.

A Martina Franca si potrebbe scrivere la storia anche attraverso le donne: non tanto come mogli o come madri dei protagonisti, quanto come protagoniste loro stesse. E di grande portata”.

“È certo”, afferma il preside Michele Pizzigallo, “che l’identità morale della Martinesità di ieri va cercata tutta nella donna. Nella donna come emblema di dignità e di saggezza, di forza e di autorità.”

Concludo con le meravigliose avvertenze per l’uso dell’Antologia “Scrigno di Emozioni – Cavalieri dell’Arcobaleno 2020” di Teresa Gentile  (curatrice dell’opera nonché fondatrice e animatrice del Salotto Culturale “Palazzo Recupero”)  che sottoscrivo con la mia mente, il mio cuore e la mia anima: “Tu che leggerai quest’Antologia certamente hai incastonato un meraviglioso talento nel tuo cuore. Ricorda che attende solo di essere risvegliato e acuito per esprimere al meglio la tua idea di Bellezza”.

Francesco Lenoci

Docente Università Cattolica del Sacro Cuore – Milano

Patriae Decus di Martina Franca

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