Home News Coronavirus e scelte epocali

Coronavirus e scelte epocali

154
0
L\'articolo è offerto da
Ascolta comodamente l’audio dell’articolo.

La rivolta dei… ‘nessuno’!

Sono certo di non sbagliarmi quando affermo (ma lo avrete notato anche voi) che l’attuale sistema politico italiano assomigli moltissimo alle diffuse e modestissime cipolle: possiamo cercare di sfogliarle e di liberarle dagli strati più guasti e sfilacciati, ma quello che alla fine ci resterà in mano sono e saranno sempre ‘cipolle’, con tutto il loro bagaglio di… lacrime e bruciori!

E non possiamo nemmeno consolarci pensando, come titolava una soap opera di qualche anno fa, che “anche i ricchi piangono”, e questo perché i ricchi che piangono sono in realtà lungimiranti e avveduti e piangono proprio perché hanno ben chiaro che non potranno rimanere ricchi se crollerà l’intero sistema economico e sociale!

“Va bene”, mi chiederanno in molti, “dove vuoi arrivare dopo questa lunga premessa che, peraltro, non è nemmeno una novità e chi sei per tenerci questo predicozzo?”


“Io”, lo confesso, sono “nessuno”, uno di quei tanti “nessuno” quotidianamente alle prese, come l’eroe di omerica memoria, con i numerosi ‘polifemi’ antropofagi che ci divorano pezzo dopo pezzo dopo essersi scrupolosamente assicurati che non si possa più sfuggire alle loro fameliche voglie!

Ecco, allora, il punto: possiamo ancora fare qualcosa?

In primo luogo potremmo incominciare subito a voler smettere di essere cibo per mostri arroganti e furbastri che amano pavoneggiarsi cercando di rifilarci Ia storiella del loro “instancabile” ingegnarsi e adoperarsi per noi e per il futuro dei nostri figli!

L\'articolo è offerto da

Non pare anche a voi che la misura sia davvero colma?

Abbiamo rigettato, in questi ultimissimi decenni, storiche formazioni politiche e ideologie secolari relegandole tutte, e forse giustamente, nell’indefinito limbo costituito dalle nebbie della Prima Repubblica per rimanere tuttavia, e scusate se è poco, del tutto privi di idee e di valori utili per ricucire e rinsaldare un tessuto sociale sempre più lacerato, infelice e dubbioso.

Ecco perché credo che a questo punto proprio noi, i “nessuno” del Terzo Millennio, dovremmo avere la voglia e la disponibilità di rimboccarci le maniche e, ribadita con forza la nostra identità e la nostra autonomia di pensiero e di azione, provare a scrollarci di dosso gli slogan vuoti e falso-buonisti in cui ci stanno affogando per recuperare quell’autentico spirito solidale e fraterno che, per fortuna, non è di destra né di sinistra ma è una declinazione intima e profonda dell’essere umano nella sua pienezza di essere senziente, nella sua “cristianità” di cuore ancor prima che di religione e che diventa un modo di vivere e convivere che non lascia per strada nessuno, e non per lucrare poi sulla sua povertà, ma per rendere davvero degno e dignitoso, col lavoro di tutti, anche il nostro esistere.

Che bello se il mondo fosse davvero di “nessuno”!

Roberto Timelli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui