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Confindustria: lavanderie industriali al collasso col limite di fatturato!

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Assosistema Confindustria esprime forte preoccupazione per la prima bozza del DL Sostegno, dalla quale si evincono segnali allarmanti per interi settori, soprattutto quello delle lavanderie industriali. In particolare, l’allarme dell’Associazione è in merito al contributo a fondo perduto previsto solo per le aziende fino a 5 milioni di fatturato che di fatto escluderebbe un’intera platea di imprese che hanno comunque sofferto e stanno soffrendo ancora oggi la crisi in egual misura. Il Presidente di Assosistema Confindustria, Egidio Paoletti, dichiara: “Se, come sembra, i codici Ateco oggetto dei precedenti Decreti ristori, devono essere sostituiti con drastiche limitazioni di fatturato per poter accedere ai sostegni, non possiamo che esprimere la nostra contrarietà a questo percorso”. “Riteniamo necessario, infatti – continua Paoletti – che si ragioni più sul limite economico massimo di sostegno piuttosto che sul range di fatturato a cui si applica la misura, principio che si rivelerebbe miope nei confronti di molti settori industriali. In Francia e Germania, ad esempio, non è presente alcun limite di fatturato per i ristori che sono stati dati nel 2020 e per quanto riguarda quelli di nuova definizione per il 2021, si tratta di modelli semplici che, a differenza del nostro sistema, vanno effettivamente a ristorare i mancati ricavi dovuti al Covid”. Nel dettaglio, specifica Assosistema Confindustria, il modello tedesco rimborsa i costi fissi aziendali in maniera proporzionale all’ammontare del fatturato perso, mentre il modello francese rimborsa mensilmente la perdita netta di fatturato. 

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A questo proposito, Assosistema Confindustria ha presentato al Ministro delle Finanze e al Mise una nota con relativa proposta di confronto sul modello tedesco e francese dei sostegni alle imprese e su altri temi che coinvolgono il settore delle lavanderie industriali. 

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“Quello che auspichiamo, in attesa di capire a che punto è il DL Sostegno – conclude Paoletti – è un cambio di rotta nei confronti del sistema dei ristori perché, al momento, il ristoro ottenuto nel 2020, era riferito ad 1 solo mese e non all’intero anno che, come sappiamo, ha registrato per le lavanderie industriali un bilancio a consuntivo drammatico. Come più volte ribadito, infatti, il DL Ristori Bis ha “ristorato” solo il 5% di quello che era necessario per il settore. Se ora nel DL Sostegno mettiamo anche il limite dei 5 milioni di fatturato, rischiamo di tagliare fuori interi complessi industriali che danno lavoro a migliaia di dipendenti con il solo limite di avere un fatturato superiore alla soglia scelta dal governo”.

Anche Conf PMI Italia si associa, e in tal senso Vincenzo Rochira (Global Service Hotel) evidenzia come sia discriminante provvedere al ristoro solo per coloro che raggiungono quella percentuale di calo fatturato (individuata pari al 33%); sarebbe equo provvedere fino almeno al 20%. Inoltre non possono essere esclusi coloro che lavorano nell’indotto del turismo (balneari – catering – agenzie – trasporti – ecc).

Giovanni Rochira 

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