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Allarme PMI: parla il Presidente confederale

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“Il comparto turistico sarà quello che subirà il contraccolpo maggiore rispetto alla crisi epidemiologica che stiamo vivendo.” 

Dott. Tommaso Cerciello

Il settore in questione è una delle locomotive principali dell’economia italiana ma anche la fase 2 si presenta ricca di incertezze. Gli operatori sono fortemente preoccupati e poco convinti della bontà delle misure sino ad ora adottate dal governo. Al fianco di queste imprese (alberghi-ristoranti-stabilimenti balneari-società di servizi-lavanderie industriali) si schiera a spada tratta la Confederazione PMI ITALIA, presieduta da Tommaso Cerciello che invoca un robusto intervento pubblico al fine di contenere al meglio l’emergenza di una stagione che appare per gran parte compromessa.

Siamo di fronte ad un’emergenza epocale che rischia di far saltare completamente il nostro sistema delle imprese. – afferma il presidente nazionale della Conf PMI ITALIATommaso Cerciello – Pur considerando il difficile momento e tutta la complessità nell’articolare una risposta efficace, riteniamo che anche il decreto liquidità possa essere certamente migliorato. In particolare, riteniamo che più che indebitare l’imprese con altri prestiti bisogna prevedere misure a fondo perduto, soprattutto per quelle aziende che per la loro natura hanno dovuto completamente bloccare la loro attività, non potendo accedere ad alcuna forma di smart work. E’ il caso, ad esempio dell’intero comparto turistico. Ad oggi, nessun intervento è stato concretizzato, ma nel frattempo i costi fissi corrono ancora. A tal riguardo, ci saremmo aspettati un intervento, ad esempio, di sospensione delle bollette o di sostegno su alcuni costi che pesano su molte di queste imprese che restano, per ora, ancora inattive”. 

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Lo stesso Cerciello si esprime poi sul dibattito circa la “fase 2”. 

“Appena ce ne sarà la possibilità sarà importante ripartire, ma in piena sicurezza e con protocolli chiari e uniformi per tutti. – continua Cerciello – Al tempo stesso è evidente che soprattutto nei primi mesi l’attività, soprattutto nel settore turistico sarà molto lenta. La stessa stagione estiva è ormai seriamente compromessa. Proprio per questo, come Confederazione PMI ITALIA, chiediamo un forte intervento pubblico affinché si possa accompagnare questo comparto, fino alla prossima stagione, quella del 2021, senza lasciare per strada troppe imprese che vorrebbe dire perdere tanti posti di lavoro.

Vincenzo Rochira

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