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COVID-19 “La seconda ONDATA”

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Perché stiamo continuando a contagiarci?

I media raccontano che l’età media colpita dal contagio di COVID-19 è scesa al di sotto dei 50 anni con un’alta percentuale di giovanissimi tra i 18 e 30 anni.

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Infatti i dati parlano di nuovi contagi, ma i “cosiddetti positivi” sono ammalati o sono asintomatici? Nessuno lo chiarisce. Ma il terrorismo mediatico è sempre in azione, quindi cerchiamo di capire.

Studiando il metodo delle Statistiche abbiamo la possibilità di fare una previsione proiettata in percentuali.

Casi in Italia

Tamponi eseguiti 7.250.000:   

positivi 250.566 pari al 3,5% dei tamponi eseguiti.

Usiamo la statistica di previsione.

60.000.000 di abitanti per il 3,5% dà 2.100.000 potenziali persone contagiate dal COVID-19.

Questo, ci fa capire che in Italia i veri positivi affetti da COVID-19 possono essere 10 volte quelli che sono stati scoperti. Questa ipotesi ci può solo tranquillizzare, in quanto ci fa capire che molti sono stati contagiati e sono asintomatici. Tale ipotesi ci rende meno angosciati in quando rende il COVID-19 meno aggressivo e ancor meno come concausa di mortalità per il rapporto fra ipotetici contagiati e presunti morti da COVID-19.

Se usiamo la stessa statistica per ogni regione potremmo ipotizzare gli possibili contagiati.

Esempio, io sono napoletano e quindi i numeri della  Regione Campania potrebbero essere questi.

 Tamponi eseguiti 350.000:  

positivi 5.075  pari al 1,45%  dei tamponi eseguiti.

Usiamo la statistica di previsione.

6.000.000 di abitanti per 1,45% uguale  87.000 potenziali persone contagiate dal COVID-19.

Per capire di più, vediamo, di seguito alcuni, chiarimenti sulla influenza stagionale.

Ogni stagione invernale, InfluNet (il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza, coordinato dal Ministero della Salute con la collaborazione dell’Istituto Superiore della Sanità) pubblica settimanalmente sul suo sito i risultati del monitoraggio a partire dalla 42a settimana di un anno (metà ottobre) alla 17a settimana dell’anno seguente (fine aprile).

“In Italia i virus influenzali causano direttamente all’incirca 400 morti ogni anno, con circa 200 morti per polmonite virale primaria” a questi vanno aggiunti circa 10 mila morti “indirette”, dovute cioè a complicanze polmonari o cardiovascolari, legate all’influenza”.

I virus influenzali possono infatti creare delle complicazioni – soprattutto in adulti e bambini con malattie gravi, persone con più di 65 anni, donne in gravidanza ecc.

L’Istituto Superiore di Sanità, in generale stima comunque che il tasso di letalità dell’influenza stagionale (ossia il rapporto tra morti e contagiati) sia inferiore all’uno per mille.

Allora mi chiedo, questi morti dove sono state conteggiate tra il 2019 e 2020?

Quindi, restando sempre con i nostri dubbi, perché non riusciamo ad avere chiarezza?

Perché continuiamo ad avere informazioni così terroristiche?

E il Governo Conte perché fa tutto questo?

Capiremo mai, quale sia il vero motivo? Si vuole proteggere la salute del Popolo Sovrano o qualcos’altro?   

Antonio Gervasio

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